martedì 22 ottobre 2019

Sweet comunion of a kiss - Judee Sill e una mattina di settembre

"Judee Sill - The Kiss" recita il link sulla home di Facebook, Judee è lì, immobile davanti a un pianoforte. E' la mattina del 24 settembre e sono in cucina. Sono giorni in cui cerco di lavorare il più possibile da casa, mia moglie da un momento all'altro potrebbe partorire la nostra secondogenita e nel limite del possibile cerco di stare nei dintorni. Tra una telefonata di lavoro e l'altra la schermata di Facebook è sempre li, l'immagine è sgranata, a occhio e croce il video viene da un vecchio The Old Grey Whistle Test leggendaria trasmissione della BBC degli anni 70-80 in cui gli ospiti si esibivano dal vivo, Judee ha un look davvero improbabile, la fa sembrare più una bibliotecaria che una songwriter tormentata.
Non l'ho mai sentita nominare, il nome non mi dice niente e la cosa per me è strana. Mi interesso di musica da 25 anni, ci sono cose che non conosco, ma quasi tutte le cose importanti le ho sentite almeno nominare. Per dire non ho mai ascoltato i dischi di Taj Mahal o di Willie Nelson, ma so che esistono. Conosco pure gli Screamin Cheetah Whillies per dio, chi sarà mai questa Judee Sill?! Faccio una ricerca e leggo che fu la prima artista ad essere messa sotto contratto da David Geffen per la Asylum Records e fece due dischi osannati dalla critica, ma ignorati dal pubblico. Fervente cattolica, bisessuale dichiarata, aveva un passato di rapine a mano armata, abuso di droghe e riformatorio. Proprio al riformatorio aveva scoperto il gospel e l'amore per la musica sacra.
Pedigree spettacolare, ascoltiamo.

Per tutta la durata del pezzo ho provato un misto di sorpresa e sbigottimento; come aveva fatto una cosa così bella e potente a rimanere fuori dalla mia vita per tutto questo tempo?
Quel giorno ho ascoltato The Kiss almeno altre 15 volte e ho acquistato Soul Food, il disco che la contiene.
Nina, mia figlia, è nata il giorno successivo, con un cesareo d'urgenza dopo 10 ore di travaglio. Inconveniente nella norma, nessun rischio, ma ero terribilmente in apprensione e mentre aspettavo fuori dalla sala operatoria mi canticchiavo The Kiss, come una sorta di preghiera laica.
Quando l'ostetrica, dolcissima, mi ha messo Nina in braccio, tra le lacrime l'ho canticchiata anche a lei. Ora è la sua ninna nanna.
Dopo lo scarso successo dei suoi due dischi Judee non pubblicò più niente, nel 2005 uscì una raccolta di materiale registrato per un eventuale terzo disco curata da Jim O'Rourke. Si dice che a metà degli anni 70 il dolore alla schiena causatole da alcuni incidenti stradali la portò nuovamente ad abusare di farmaci e droghe. Morì a 35 anni, nel novembre del 1979, alcuni dicono per un'overdose accidentale, altri parlano di suicidio.
Non lo sapremo mai.
Ora però Nina ha una ninna nanna tutta per se, e (se non la conoscevate) ce l'avete anche voi.


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norman

Collettivo di musicisti. La rivolta dei bambini blu il disco che hanno fatto nel 2009. La grandine! è quello nuovo nuovo.