martedì 29 novembre 2011

here, today

Si potrebbe parlare della scaletta, dei 35 pezzi suonati in 3 ore di concerto.
Si potrebbe parlare della durata appunto, 3 ore, dico... mica male per uno alle porte dei settanta.
Si potrebbe parlare di abe, rusty, brian e wix; una band meravigliosa, capace di suonare tanto precisa e pulita su Eleanor Rigby quanto sconquassata e punk su Helter Skelter.
Si potrebbe parlare della SUA voce, QUELLA voce, la stessa voce che c'era sui 45 giri sfiniti di mia madre che da piccolino facevo girare per ore senza saperne niente.
Si potrebbe parlare dell'allestimento, della produzione, delle luci e dei maxischermi, dei giochi di fuoco.

Invece no.

Stasera parliamo di me, di buldra, di alberto, di paolo, di silvia, di sofia, di michele... del sessantenne napoletano con le ascelle killer che avevo di fianco, del ragazzino altissimo e biondissimo che avevo di fronte (mannaggia a lui) e di tutti i diecimila che riempivano l'unipol arena di bologna.
Già, si parla di noi.
Ognuno aveva la sua personale storia incollata ad ognuna di quelle canzoni, una storia fatta di racconti dei genitori e di aneddoti dello zio hippie. Una storia di dischi che ti salvano la vita l'estate che vuoi morire, storie di lettere mai spedite e baci appassionati, addii su strade lunghe e ventose.
Campi estivi e falò... viaggi disperati... sbronze colossali... amici persi troppo presto... film idioti... di chi era quella che fa na na na? ah è loro anche quella?
foto di Michele Bergamini

L'altra sera Paul McCartney non ha suonato il suo basso, ha suonato l'umanità intera.


mx

3 commenti:

braunsciugar ha detto...

non ho capito se ti è piaciuto

mx ha detto...

No che non mi è piaciuto, io l'umanità la odio.

mx ha detto...

D'Andrea avresti pianto come una scolaretta anche tu se venivi. Con buona pace degli anal cunt e di tutta la discografia dei death che conservi gelosamente.

norman

Collettivo di musicisti. La rivolta dei bambini blu il disco che hanno fatto nel 2009. La grandine! è quello nuovo nuovo.